L’attività culturale e religiosa è stata una componente essenziale nella gestione del feudo da parte della Casa ducale d’Alessandro in Pescolanciano sin dal XVII° secolo. Trattasi, comunque, di prerogativa tipica anche di altri rami dei d’Alessandro, come è testimoniato dai vari personaggi di cultura e di religione comparsi nelle rispettive discendenze.
Presso il castello d’Alessandro di Pescolanciano si sviluppò intensa attività intellettuale-artistica con il duca poeta Giuseppe d’Alessandro, autore di settecenteschi trattati ippici-cavallereschi ed opere poetiche nonché cultore e collezionista di una prestigiosa pinacoteca, con suo figlio duca Ettore, che ospitò nella sua residenza castellana varie personalità accademiche del Regno a metà ‘700, per arrivare al duca ceramologo, Pasquale M., che dedicò la vita alla produzione di raffinate ceramiche sul finire del XVIII° secolo. Tale tradizione culturale è proseguita nell’800 con il duca borbonico Giovanni M. che volle ospite presso detta residenza molisana il premio nobel T.Mommsen. Nel ‘900 altri discendenti mantennero interessi e passioni nella poesia ed arte, come D.Fabio ed il fratello Alessandro, autore di diverse opere storiche-letterarie.
Altrettanto interesse fu nutrito dai vari ascendenti nelle pratiche religiose presso il castello, per il forte sentimento cristiano che ha caratterizzato il Casato. Dall’epoca del I° duca Fabio, che volle le reliquie del Santo Martire guerriero Alessandro in Pescolanciano per venerarle con rituale di devozione, l’area sacra del castello ha subito trasformazioni e migliorie anche ad opera degli eredi successori.Vi dimorarono taluni personaggi di famiglia, che scelsero di indossare gli abiti religiosi, dall’Abate Alessandro (XVII° sec.) al Mons.Ettore (XX° sec.).La tradizione religiosa fu mantenuta anche presso gli altri feudi molisani dei d’Alessandro con stretti collegamenti alla curia di Trivento. Nel corso dell’800 l’intensa attività religiosa presso la cappella del maniero fu motivo di disputa con la locale parrocchia del San Salvatore.
A metà degli anni ’90 del ‘900, con il recupero dell’area sacra e di talune residenze del castello è stato costituito il Centro Studi d’Alessandro da parte di familiari ed amici, al fine di riprendere l’impegno nelle attività culturali e religiose. Detta associazione, con i suoi 7 punti statutari (valorizzazione del castello, sviluppo delle attività culturali-ricreative, di quelle religiose tradizionali, salvaguardia degli usi e costumi etc), si è avvalsa del solo entusiasmo dei volontari, coinvolti nelle organizzazioni annuali dei vari eventi, sia in Pescolanciano che in altre località. Numerose sono state le collaborazioni con Enti,Associazioni,Chiese dagli anni ’90 ad oggi, diversificati gli eventi, tante sono state le opere pubblicate direttamente o indirettamente dal Centro Studi, ma senza mai godere di alcuna contribuzione governativa. Molteplici i servizi televisivi che hanno visto coinvolto il Centro Studi, anche con il fine di propagandare le bellezze del territorio circostante, le costumanze locali, le verità storiche (
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Guarda il Video 2) ed i valori ormai offuscati dal modernismo consumistico.
Venerdì 26-domenica 28 si è svolta la consueta cerimonia dei festeggiamenti per S.Alessandro martire presso la cappella ducale del castello d’Alessandro. La tre giorni di iniziative religiose e culturali si è articolata con la Santa messa patronale presso il maniero, celebrata dal parroco locale Don Pietro Paolo Monaco, nonché con la ripresa dell’antica processione della statua lignea del Santo e la presentazione di un libro su S.Alessandro.A ventanni del rinato culto e dei restauri della cappella,il Centro Studi d’Alessandro si è impegnato nell’organizzazione di tale ricorrenza, invitando anche i cavalieri costantiniani.La particolarità dell’evento è poi scaturita dalla ricostituita processione della statua lignea settecentesca di S.Alessandro che veniva trasportata dalla cappella ducale del castello, ove si conserva innanzi alle sacre reliquie del martire, alla sottostante chiesa del paese di S.Salvatore, ove stazionava per la solenne benedizione.Detta antica processione, voluta dal primo Duca Fabio di Pescolanciano (si interessò al recupero di alcune reliquie del martire in Roma nel 1656 con bolla di papa di papa Innocenzo X) nelle sue disposizioni testamentarie per i suoi posteri, si svolse in forma pomposa presso il Casato d’Alessandro fino alla fine del regno delle Due Sicilie.A 156 anni dall’ultima apparizione della statua lungo le stradine del paese, familiari e tanti cittadini hanno accompagnato detta processione con sentita commozione.
E’ stato anche presentato il libro su S.Alessandro (oltre all’ultimo di S.Grata)del bergamasco Roberto Alborghetti, studioso di queste reliquie conservate anche presso la cattedrale di Bergamo, ove il Santo Martire è patrono, portando una preziosa testimonianza storica sul personaggio.Per la prima volta,quindi, a Pescolanciano si è svolto una sorta di gemellaggio tra le due comunità di culto, quella bergamasca e quella pescolancianese.I fedeli affluiti in gran numero hanno poi gustato un rinfresco offerto dalla famiglia d’Alessandro con prodotti locali oltre a partecipare ad un momento musicale a chiusura del festeggiamento con visita guidata del maniero(ricorrenza durante la quale è stata premiata la sig.ra Onorina Perrella,Istituto It.Castelli, per il suo impegno ed interessamento nel recupero e valorizzazione del castello di Pescolanciano) . E’ intervenuto il sindaco Manolo Sacco ed altre personalità molisanecon diversi ospiti fuori regione.
Collaborazione nella stesura dei libri di S.Alessandro Martire e dell’Ordine Costantiniano (vedi Bibliografia), nonché con la Casa Editrice Gianmarino Editori nella tavola rotonda sul libro di Manlio Santanelli, “Religiose Militari e piedi difficili”, presso il convento di Ognissanti in Firenze (23 maggio). Collaborazione con l’Istituto Italiano dei Castelli, sez.Molise, per la 17° giornata Nazionale (23-24 maggio). Nomina a Socio Onorario dell’Accademia di Marina dei Cavalieri dell’Ordine di S.Stefano del dr.Ettore d’Alessandro di Pescolanciano (5 giugno)
Si è svolto a Pescolanciano il consueto appuntamento dei festeggiamenti del Martire S.Alessandro, legato al tradizionale culto bergamasco, le cui reliquie si custodiscono da secoli nella cappella ducale. L’evento si è articolato con un incontro culturale organizzato dall’Istituto Italiano dei Castelli-sezione Molise, che per la celebrazione dei 50 anni della sua fondazione ha presentato il libro sulla Ceramica di Pescolanciano, curato da Ivano Buonincontri, con la presenza di vari studiosi, soci ed autorità locali, tra cui il sindaco di Pescolanciano, Domenico Padula. La tavola rotonda si è tenuta nei locali delle “Faenze”, ex depositi della ceramica sottostante il castello, ove è oggi esposta la nuova produzione “Ceramica P”. I numerosi partecipanti hanno poi visitato le recenti mostre museali (Ceramica, Cività Contadina, Castelli), inaugurate presso la locale Taverna del Duca. Ha fatto poi seguito la funzione religiosa svolta dal parroco Don Pietro Paolo Monaco e curata da Anna d’Alessandro nell’area-giardino delle mura del castello, dove a metà agosto si è svolto anche un piacevole intrattenimento musicale da parte del gruppo “La Pietra Lunare".
In data 25 luglio, il Comune di Pescolanciano, in collaborazione con il Centro Studi d’Alessandro, ha inaugurato il museo della ceramica di Pescolanciano, la cui fabbrica fu operativa tra il 1785-1798 per volere del duca Pasquale M. d’Alessandro. Il museo è stato aperto presso l’antica “Taverna del Duca”, insieme ad atre due aree museali (sull’arte e tradizioni contadine e sui Castelli d’Italia), in via Garibaldi 8. L’ampia sala ospita 12 vetrine, ove sono stati collocati una significativa campionatura della ceramica del duca (collezione Ettore d’Alessandro P.) nonché una documentazione cartacea sulla produzione realizzata (inventari, documenti di studio sulla ceramica, piante di fornaci, marchi di fabbrica di Capodimonte)e sulla gestione feudale (mappe terriere, documenti sulla guardiania, inviti) oltre a documenti personali del ceramologo D.Pasquale M. d’Alessandro (appunti sulle scienze esoteriche ed illuministiche, corrispondenza allo zar Paolo I, ricordi sulle proprietà immobiliari napoletane, inviti di corte, l’orazione funebre). Sono stati esposti anche alcuni effetti personali del duca d’Alessandro (marsina, parrucca, tricorno, scarpe, documenti sigillati), così come oggetti dell’epoca della guardiania del castello e sue proprietà boschive (tricorno, cinturone, sciabola, bottoni siglati della giubba, fascia). Il percorso museale è accompagnato da pannelli illustrativi della storia della fabbrica di ceramiche con sua produzione e del suo fondatore. L’inaugurazione è stata preceduta da una conferenza stampa organizzata in una sala attigua, in presenza del sindaco dr.Domenico Padula, del Soprintendente ai Beni Artistici Regione Molise, dr.Daniele Ferrara, della ceramologa napoletana, dr.ssa Angela Carola Perrotti, e di D.Ettore d’Alessandro P., in qualità di curatore della mostra. Presenti altre autorità regionali ed Associazioni locali (Istituto Italiano Castelli,Archeoclub). Nell’occasione, a termine conferenza, si è esibito il coro polifonico “Quattro Quarti” dell’Aquila.
Il museo è sempre visitabile contattando il Comune di Pescolanciano (tel. 0865/832172).
In data 12 giugno 2014, il Centro Studi, nella persona di D.Ettore d’Alessandro, ha partecipato all’inaugurazione del museo delle carrozze presso Villa Pignatelli in Napoli, intitolato a D.Mario d’Alessandro, completamente restaurato dopo circa 20 anni di chiusura.Detto museo fu progettato da Bruno Molajoli, su progetto di Ezio Bruno De Felice nel 1975. La giornata si è articolata con un momento di conferenza stampa, dove è stato presentato il progetto, nonché gli Enti partecipativi e le varie collaborazioni utili alla realizzazione del museo. E’ stato riferito che i lavori di restauro architettonico, di adeguamenti impiantistici e di allestimento sono stati progettati dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico..della città di Napoli e della Reggia di Caserta, utilizzando fondi ministeriali, finanziamenti Arcus Spa e sostegni dell’Assessorato al Turismo e Beni Culturali della regione Campania, cofinanziato dal POR Campania FESR 2007-2013. Il museo delle Carrozze entra così a far parte del circuito “Napoli è un paradiso!”, uno dei nove itinerari di “Viaggio in Campania, sulle orme del Gran Tour”. Presenti al tavolo dei conferenzieri, il dr. Fabrizio Vona, Soprintendente per il Polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, la dr.ssa Denise Pagano,Direttore del museo Pignatelli, il dr. Pasquale Sommese, Assessore al Turismo e ai Beni culturali della Regione Campania, il dr. Maurizio Di Stefano, Presidente dello Scabec e la dr.ssa Carolina Botti, Direttore centrale Arcus.
Al termine, D.Ettore d’Alessandro, a nome della famiglia, ha consegnato due immagini-ricordo di D.Mario d’Alessandro, duca di Pescolanciano e marchese di Civitanova, alla Direttrice del museo delle carrozze. Ha fatto seguito poi l’inaugurazione con visita dell’area museale ristrutturata, con tutte le 34 carrozze, donate principalmente dal suddetto d’Alessandro e da Dusmet, Spennati, Leonetti, De Felice, a cui si sono aggiunti finimenti in cuoio, frustini, morsi per cavalli, capi d’abbigliamento opportunamente sistemati con didascalie esplicative, pannelli didattici e Ipad. Numerose autorità cittadine e del mondo culturale hanno partecipato.
Collaborazioni varie con autori di pubblicazioni storiche (E.Petrocelli), nonché è proseguita quella con riviste specializzate (Il Mondo del Cavaliere, Il Brigante, Rivista Nobiliare, Altri Itinerari). Partecipazione al convegno del 31 maggio in Roma (palazzo Ferrajoli) sulle famiglie nobili napoletane. XVIII Messa di S.Alessandro. Partecipazione al convegno sulle Arti Cavalleresche presso il museo Stibbert di Firenze. Varie partecipazioni con lo SMOC.
Napoli, 8 dicembre. In occasione della festività della Santa Madre, si è svolto il momento di consegna del diploma di Socio Onorario del Real Circolo Francesco II a D.Ettore d’Alessandro per il forte impegno nelle attività storico-culturali di conservazione e valorizzazione della storia Patria Duosiciliana, cui fu legato il di lui Casato dei Pescolanciano fino all’ultimo re Francesco II.
Il dr. Moccia,a nome del Circolo e del suo presidente Paolo Rivelli,presente da anni nella compagine romana e napoletana al fine di salvaguardare la memoria storica dell’identità Duosiciliana e la sacra immagine di re Francesco II Borbone,ha provveduto alla consegna con altri soci presenti,quale Vincenzo Lambiase. Tra gli amici intervenuti Antonio de Stefano, Pasquale Cavallo e Giorgio de Petra.
Domenica 10 novembre, in occasione della tradizionale solenne cerimonia di festeggiamento di S.Stefano Papa e Martire presso la chiesa dei Cavalieri in Pisa, la Delegazione Toscana ha confermato la sua partecipazione, su invito dell’Istituzione dei Cavalieri di S.Stefano. La messa è stata celebrata da Mons.Aldo Armani, in presenza di autorità civili,militari e del Gran Maestro del Sacro Militare Ordine di S.Stefano Papa e Martire, S.A.I. e R. l’Arciduca d’Austria e Granduca di Toscana Sigismondo d’Asburgo Lorena. Erano presenti, oltre ai cavalieri Stefaniani, i cavalieri dell’Ordine di Malta e del Santo Sepolcro. I costantiniani, guidati dal Delegato duca Ettore d’Alessandro di Pescolanciano, partecipanti all’evento sono stati: la contessa Romana Pichi, Maurizio Bicocchi, Carlo Testi, Sergio Berti, Alessandro d’Alessandro, Epifanio Lo Sardo,Marco Gemignani, Italo Toni, Paolo Calvani,Pasquale De Leo.La Delegazione Toscana ha, poi, omaggiato il Gran Maestro dell’Ordine di S.Stefano con una medaglia costantiniana, recentemente coniata in occasione della celebrazione dei 1700 anni dell’Editto di Milano. E’ stato, inoltre, consegnato, quale ricordo delegatizio, l’ultima pubblicazione della Delegazione (gli atti del convegno "La cavalleria cristiana nella difesa della Santa Croce sotto le insegne di San Giorgio") a S.E. il Venerando Balì Fra’ John E. Critien nella colazione a seguire presso il palazzo dell’Istituzione dei Cavalieri.
Sabato 12 ottobre si è svolta la giornata di studio sulle “Armature da Giostra e Trattati Rinascimentali”, organizzata da Roberto Cinquegrana (Presidente dell’associzione “Compagnia dell'Aquila Bianca”,Istruttore del Dipartimento di Arte Equestre Rinascimentale Fitetrec Ante e Responsabile di Dipartimento dell'AAEE -Asociacion de Alta Escuela Espanola in Italia-) presso il famoso museo Stibbert di Firenze.Hanno collaborato alla realizzazione dell’evento anche le associazioni: A.N.R. (Associazione Nazionale "Rievocare"), Associazione Storica Lega Italica 1454, oltre alla disponibilità dell’Ente Museo,rappresentato dalla dr.sa Simona Di Marco (Segreteria generale). I numerosi ospiti, intervenuti nella splendida dimora museale, hanno potuto visitare varie sale finemente arredate, con la rispettiva esposizione di una ricca tipologia di antiche armi ed armature, sotto la guida dell’esperto Cinquegrana.Ha fatto seguito,poi, la conferenza sul tema delle “Armature da Giostra e Trattati Rinascimentali” con gli interventi del Presidente Cinquegrana, sulla tradizione della “Arte della Spada” e tecniche equestri di combattimento, nonché di D.Ettore d’Alessandro di Pescolanciano, sul trattato dell’avo duca Giuseppe d’Alessandro (“Pietra di Paragone de’Cavalieri”1711), evidenziando la necessità di valorizzare tali trattati cavallereschi italici, noti per la fama internazionale riscossa ed antesignani di una letteratura accademica di successo.
Il servizio immagini è stato curato da Alessandro d’Alessandro, mentre quello fotografico da Marco Iacono. L’incontro culturale si è concluso con un sobrio rinfresco per tutti gli invitati.
Nella ricorrenza del 50° anniversario della morte del duca D. Mario d’Alessandro di Pescolanciano, è stato reso omaggio alla sua figura di gentiluomo napoletano che fu un grande mecenate verso la città di Napoli donando la sua corposa collezione di carrozze (circa venti) e di finimenti (più di un centinaio) al museo di Villa Pignatelli. E’ stato deposto così un mazzo di fiori ed un lumino al di lui sepolcro presso il cimitero della Purificazione (via dell’Ardenza in Livorno).
Don Mario, con la consorte Ernesta Vesentini si trasferì a Livorno per scelta forzata, causa la contesa questione sull’espropriazione di parte del parco della sua villa Pescolanciano in Portici, da parte del Comune per la realizzazione di una strada pubblica. Critico verso certi politici del tempo, incuranti della valorizzazione di quel territorio con il suo patrimonio storico-culturale, denunciò in un documentario della Rai del 1961 lo stato di degrado e di abbandono di talune importanti ville monumentali del famoso “Miglio d’Oro”.
Anche su varie riviste apparve come protagonista di un mondo ormai in via di estinzione, con l’incalzare della speculazione edilizia e la massificante tecnologia, che sempre osteggiò. Seppur perse questa sua battaglia, a tal punto da dover abbandonare la terra degli Avi, ancora oggi il suo nome è ricordato per le sue competenze sulle carrozze, che versano però in uno stato di abbandono presso il museo, a lui dedicato ancora chiuso dopo 20 anni.
Collaborazioni varie con autori di pubblicazioni storiche (Per Citti Siracusano-IULM, E.Petrocelli), nonché è proseguita quella con riviste specializzate (Il Mondo del Cavaliere, Il Brigante, Il Mecenate, Rivista Nobiliare, Carrozze e Cavalli). Messa di S.Alessandro. Collaborazioni per ricerche storico-araldiche di famiglie napoletane. Ritiro premio culturale “Sciacca”(XI°), presso la Biblioteca della città del Vaticano. Partecipazione al convegno sulla Battaglia del Ponte Milvio con Ordine Costantiniano in Firenze.
Collaborazioni varie con autori di pubblicazioni storiche (A.Grano, Pietà per i vinti; A.Di Iorio, Il Patrimonio dei d’Alessandro; E.Petrocelli, Miscellanea Carovillese, etc), nonché è proseguita quella con riviste specializzate (Il Mondo del Cavaliere, Il Brigante, Il Mecenate, Rivista Nobiliare). Mostra convegno sulle Marine Preunitarie con l’Ordine Costantiniano, presso l’Accademia di S.Stefano in Pisa. Collaborazione con l’Associazione ex studenti Collegio di Mondragone, nonché con Federproprietà. Donazione Archivio di Stato d’Isernia. XVI° Edizione “Estate al Castello” sulle antiche famiglie del Regno, con convegno e premiazione, come da locandina. Messa di S.Alessandro. Convegno su S.Giorgio con Ordine Costantiniano palazzo Medici Riccardi, Firenze.
Collaborazione per varie pubblicazioni storiche (con P. Cavallo, “Nobili Napoletani”. La storia dietro gli scudi; con F.Izzo: Maria Sofia; Accademia Italiana della Cuciana) e testi sul castello e famiglia. Partecipazione al convegno “Sviluppo sostenibile e conservazione della natura” Assomab in Isernia. Collaborazione alla cerimonia dei centoquarant’anni della presa di Porta Pia, con costumi borbonici d’epoca in Firenze. Partecipazione convegno-mostra su “Risorgimento fu vera storia?” in Firenze, con mostra cimeli borbonici. Collaborazione alle ricerche con Sovrint. Molisana per la lapide “Pandetta di Sprondasino”.
Mercoledi’ 22 dicembre si è svolto il convegno “Risorgimento fu vera storia? La Resistenza degli Stati Preunitari all’invasione rivoluzionaria e massonica”, organizzata dall’associazione Comunione Tradizionale nelle vicinanze della piazza centrale risorgimentale di Firenze, dedicata all’Indipendenza.
La tavola rotonda è stata aperta dall’avvocato Ascanio Ruschi che ha motivato questo evento culturale di necessaria rilettura della storia risorgimentale italiana, evidenziando come dalla prima capitale del Regno d’Italia si è resa obbligatoria la promozione di una campagna d’informazione sul revisionismo della storia dell’Unità d’Italia in occasione dei prossimi festeggiamenti dei 150 anni di unificazione. Lo studioso ha citato i vari storici (da A.Insogna a C. Alianello, Vitale, Izzo, Pellicciari, etc) che hanno pubblicato accorte e scrupolose ricerche sulle vicende “occulte” e “tragiche” del processo di unificazione del Paese, spesso nascoste ed offuscate dalla storiografia “ufficiale” accademica.
Il giornalista Pucci Cipriani, direttore di “Controrivoluzione”, ha poi ricordato i numerosi episodi di sangue della funesta guerra civile che scaturì a seguito della reazione dei numerosi cittadini degli ex stati preunitari che intesero difendere, nelle varie occasioni di conquista e colonizzazione (prima la franco-napoleonica poi la sabaudo-garibaldina) delle proprie terre, i rispettivi diritti dei legittimi loro sovrani. Di fronte a cotanto sangue versato di donne, bambini ed anziani trucidati dagli eserciti di occupazione, in nome di una pretestuosa ideologia di fratellanza di popoli, è opportuno ricordare le nascoste e scomode verità storiche, in questo nostro terzo millennio, con la massima obiettività e nel rispetto di queste tragiche vittime.
E’ seguito l’intervento dello storico Massimo Viglione dell’Università Europea di Roma, che, anticipando la presentazione del suo prossimo libro sugli eventi politici del Risorgimento, ha fatto un quadro sintetico delle interferenze massoniche ed anti-cattoliche, intervenute tramite specifici personaggi ed eventi settari nel processo di formazione dell’Unità d’Italia. Molti sono stati gli inediti particolari di collusione dell’impresa dei Mille con la massoneria Britannica, interessata alla capitolazione del regno delle Due Sicilie e dello stato Pontificio.
La conferenza si è conclusa con l’intervento dell’araldista prof.Luigi Borgia, che ricordando il concomitante anniversario della morte del re Francesco II di Borbone (27 dic.1894) ha illustrato il blasone dei Borbone nei suoi significati araldico-genealogici.
Ha fatto da contorno alla tavola rotonda un’interessante mostra di oggetti civili-amministrativi (bandi,regolamenti,codici,corrispondenza diplomatica,trattati commerciali,giornali, filatelia, monetazione, ritrattistica di Corte,lettere autografe dei sovrani) e cimeli militari (libri-ruoli dell’esercito con suoi battaglioni, divise, berretti, spade, mappe di guerra, pubblicazioni di battaglie e sul brigantaggio, libri sul legittimismo borbonico) del regno delle Due Sicilie, a memoria dell’antico suo splendore.
La collezione del duca d’Alessandro di Pescolanciano è stata integrata con quelle della famiglia Borgia ed Isernia.
Collaborazione pubblicazione su Pescolanciano. Ringraziamenti per collaborazione dal Comune di Pescolanciano. Partecipazione alla processione della sfilata dei covoni con l’Ordine Costantiniano. Santa Messa di S.Alessandro con Ordine Costantiniano.
Partecipazione alla “Giornata Nazionale dei Castelli” con Istituto Italiano Castelli. XIII°Edizione “Estate al Castello” con mostra dei cento castelli con Comune di Pescolanciano. Santa Messa di S.Alessandro con Ordine Costantiniano.
XI°Edizione “Estate al Castello” sulla Storia di famiglia con Archeoclub di Pietrabbondante, con conferenza. Presentazione spettacolo “l’Arte della Spada”. Santa Messa di S.Alessandro. Ritiro premio culturale “Foyer des Artistes” presso il Comune di S.Alessio. Partecipazione alla ”Giornata nazionale del Castelli” con Istituto Italiano dei Castelli. Ritiro premio culturale “Domenico Aliquò” presso il Comune di Reggio Calabria. Partecipazione mostra con Ordine Costantiniano sul Regno delle Due Sicilie presso il palazzo della Regione Toscana in Firenze.
Partecipazione conferenza sugli “Ordini monastico-cavallereschi in Molise” con Archeoclub di Termoli. X° Edizione “Estate al Castello” sulla Storia di Famiglia e festeggiamento del decennale dell’attività del Centro Studi, con conferenza, come da locandina. Santa Messa di S.Alessandro. Partecipazione “Giornata del Patrimonio” con Istituto Italiano dei Castelli.
IX° Edizione “Estate al Castello” sulla Storia del Contado del Molise,con conferenza, come da locandina.Santa Messa di S.Alessandro. Partecipazione cerimonia del festeggiamento del bicentenario della festa di S.Anna e suo terremoto, con corteo in costume.
VIII° Edizione “Estate al Castello” sulla Storia del Regno di Napoli. Santa Messa di S.Alessandro. Partecipazione cerimonia dei 450 anni dei Bianchi dello Spirito Santo in Napoli. Passaggio televisivo Rai “Uno Mattina”.
Partecipazione alla “Settimana della Cultura” del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.VII° Edizione “Estate al Castello” sul Patrimonio culturale ed artistico del Sud, con convegno-concerto, come da locandina. Santa Messa di S.Alessandro. Partecipazione alla manifestazione a Roma del “Molise Days” con stand espositivo. Passaggio televisivo Rai “Linea Verde”.
VI° Edizione “Estate al Castello” con mostra-convegno sulla Cavalleria, come da locandina. Santa Messa di S.Alessandro.
Convegno nel salone del castello con l’Accademia dei Gergofili sul tratturo. Passaggio televisivo Rai di “Sereno Variabile”. V° Edizione “Estate al Castello” sul Novecento, con convegno-mostra. Santa Messa di S.Alessandro.
Partecipazione alla mostra itinerante “I Borbone, viaggio nella memoria”, con esposizione di cimeli di famiglia a Palazzo Reale ed Archivio Storico del Banco di Napoli.Passaggio televisivo Rai “Sereno Variabile”.IV° Edizione “Estate al Castello” sul Giubileo e sue attività religiose collegate,con convegno-mostra. Santa Messa di S.Alessandro.
Partecipazione alla giornata “Castelli e Fortificazioni” del Ministero Beni culturali e Dimore Storiche. Partecipazione giornata “Chiese aperte” con l’Archeoclub.Convegno a Taranto sul Regno delle Due Sicilie.Mostra a Roma “Cartoline che vai”delle Dimore Storiche,con esposizione oggetti di famiglia.Passaggio televisivo Rai “Linea Verde” e “Sereno Variabile”.III° edizione “Estate al Castello” sul 1799, con conferenze e mostre. Santa Messa di S.Alessandro.
Recensione attività su Osservatore Romano. Cerimonia passaggio di consegne Lions club di Campobasso nel cortile del castello. Collaborazione alla mostra-concorso “Oh che bel castello” con l’Istituto scolastico locale. Passaggio televisivo Rai “Linea Verde” e “Sereno Variabile”. II° edizione “Estate al Castello” con inedita mostra-conferenza sulle ceramiche del duca di Pescolanciano. Santa Messa di S.Alessandro.
Presentazione nel salone del castello del progetto di sviluppo turistico interregionale a mezzo treno, “Visit Molise”. Apertura della cappella ducale in occasione della giornata “Chiese aperte” dell’Archeoclub d’Italia, in collaborazione con l’Archeoclub di Pescolanciano. I° Edizione “Estate al Castello”, sul Regno delle Due Sicilie. Santa Messa di S.Alessandro. Con Archeoclub di Pescolanciano presentazione della ristampa del secondo libro “Arte del Cavalcare” del duca Giuseppe d’Alessando.
Festa in maschera al castello per carnevale. Presentazione libro sulla commedia dialettale molisana.Inaugurazione della Cappella ducale restaurata con arredi e paramenti sacri, con nuova prima celebrazione della festività di S.Alessandro Martire. Collaborazione e partecipazione alla presentazione della ristampa del I° libro dell’Arte del Cavalcare del duca Giuseppe d’Alessandro, ad opera dell’Archeoclub di Pescolanciano.
Passaggio televisivo della trasmissione Rai “Sereno Variabile”. Presentazione del programma “I concerti itineranti nei castelli del Molise, promosso dalla Regione e Province.
Inaugurazione nel salone del castello della rassegna turistica regionale “Piacere Molise”, volta a sensibilizzare il locale interesse per l’agroalimentare, l’artigianato, il turismo e lo spettacolo. Intrattenimento musicale e degustazioni.
Spettacolo teatrale nel cortile del castello dal titolo “Combattimento di Tancredi e Clorinda”, messo in opera da una compagnia toscana.
Presentazione del nuovo elenco Sip presso il salone del castello. Le copertine dell’elenco formate con foto relative al maniero di Pescolanciano.